CASTELLO DI MONSUMMANO ALTO
Il castello di Monsummano Alto è il nucleo più antico di Monsummano, oggi centrato su Monsummano Terme. Le fortificazioni, il cima ad un'altura panoramica a 340 metri d'altezza, dominano un ampio territorio e sono visibili, grazie anche ad un'illuminazione notturna, da tutta la Valdinievole, e il panorama che offre arriva fino al Padule di Fucecchio. Il castello coincide col borgo di Monsummano Alto. La forma ellittica del castello e la sua collocazione fanno pensare ad un'origine longobarda, ma forse potrebbe essere esistito un piccolo insediamento in età antica e altomedievale, a monte della strada tra Fucecchio e il ponte sulla Nievole. Il fondovalle, dove oggi si trova la gran parte degli insediamenti abitativi, era per tutto il medioevo praticamente disabitato, a causa dell'impaludamento. Una prima menzione documentaria, seppure non certa, risale al 1105, quando l'abate Boso dell'Abbazia di Sant'Antimo in Val d'Orcia vendette la metà di un castello nella zona dell'antica chiesa di San Vito sulla Nievole al conte Ildebrando di Rodolfo degli Alberti; in seguito passò probabilmente a famiglie nobili di Maona, Montecatini e Capraia. Nel 1128 i possedimenti della zona appartennero al vescovo di Lucca e all'inizio del XIII secolo, con l'indebolirsi della famiglia Alberti, l'abate Ugone di Sant'Antimo riprese la piena disponibilità del castello, che vendette con tutte le pertinenze al comune di Lucca nel 1218, sebbene Monsummano si fosse già costituito come libero comune rurale. Il comune entrò allora sotto l'autorità dei magistrati lucchesi. Con la guerra contro Firenze, al tempo di Uguccione della Faggiola, il castello venne occupato dell'esercito fiorentino nel 1314, assieme agli altri della Valdinievole, ma il 29 agosto 1315 venne riconquistato da Castruccio Castracani, che inflisse una dura sconfitta ai fiorentini nella battaglia di Montecatini. Nonostante Monsummano fosse entrata, dopo la morte di Castruccio, nella Lega della Valdinievole contro Firenze, nel 1331 la repubblica fiorentina riconquistava la fortificazione, che, a parte una tentata ribellione nel 1368, rimase sotto il dominio fiorentino fino all'Unità d'Italia.